Come calcolare la classe energetica della casa
Qual è il consumo energetico di casa nostra? Come calcolare la classe energetica della propria casa? Vediamo quante classi ci sono e come si calcolano i consumi.
A volte si può pensare che non si debba per forza conoscere la classe energetica della propria casa, ma non è così. Ormai avere un attestato e certificazione di classe energetica è d’obbligo sia quando acquisti, che quando vendi casa.
Se non ne hai uno e intendi vendere devi avvalerti di un tecnico che ti stili una certificazione da fornire poi insieme a tutta la documentazione che serve per la vendita. Se acquisti, invece, devi assolutamente fartela dare. È un obbligo del venditore.
Cos’è la certificazione di classe energetica della casa
Questo documento, che adesso si chiama Attestato di Prestazione Energetica (APE), e sostituisce il vecchio Attestato Certificazione Energetica (ACE) contiene informazioni sulle prestazioni energetiche di uno stabile, oppure di un appartamento o casa.
Viene redatto da un professionista che è in grado di fare calcoli e fornire tutta la documentazione necessaria e da conservare.
Le classi energetiche
Per definirle sono state utilizzate le prime lettere dell’alfabeto dove “A” è la classe energetica migliore e “G” l’ultima e la peggiore.
La maggior parte delle vecchie case sul territorio italiano sono di classe G ed hanno un alto fabbisogno e dispendio di energia.
A cosa è dovuto? Al modo in cui sono state costruite, come prima cosa e ai tipi di riscaldamento e materiali impiegati. Per esempio vecchie caldaie che consumano e sono molto dispersive oppure infissi vecchi senza doppio vetro, possono far diminuire la classe energetica di una casa.
Proprio per evitare che ci sia uno spreco di energia e un elevato inquinamento ambientale, lo stato, anche per mettersi in linea con le richieste della Comunità Europea, ha previsto degli incentivi per chi migliora l’efficienza energetica di casa.
Il calcolo della classe energetica della casa
Calcolare la classe energetica della propria casa può essere utile come prima cosa per capirne i consumi ed eventualmente agire per abbassarli. Un esempio può essere, come facevo notare prima, quello delle finestre con vecchi infissi.
Una casa con tanti spifferi viene classificata come classe “G” perché non è efficiente. Dissipa calore all’esterno. Per migliorare questo punto spesso si consiglia di cambiare infissi e vecchi serramenti, in favore di nuovi e a doppio vetro.
Questa che, inizialmente può sembrare una spesa, consente non solo di risparmiare sul riscaldamento, ma anche di migliorare la classe energetica dell’appartamento. Inutile dire che una classe migliore fa sicuramente aumentare il valore della casa.
Anche cambiare la vecchia caldaia aiuta a migliorare la classe energetica, ma queste considerazione potete farle voi, e fare anche un calcolo approssimativo della classe del vostro appartamento, che vi servirà a titolo personale per capire quanto spendete e quanto potreste risparmiare con degli interventi mirati.
In linea di massima questi sono i consumi annui di ogni classe energetica:
In fase di acquisto, o di vendita, però questa certificazione deve essere eseguita da un professionista e tecnici che la attesta dichiarandone l’efficienza. Richiederla costa dai 300 ai 500 euro di media.
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Articolo interessantissimo. E lo specchietto con il promemoria è davvero utile. Quasi quasi faccio fare il calcolo!
Grazie Roberto, gentiissimo. Ti auguro uno splendido fine settimana!
Non sapevo che fosse possibile fare il calcolo anche da soli. Non ci proverò mai però, troppo difficile!
chiederò al mio proprietario di casa farmi avere questa certificazione perché non me l’ha mai data